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Eiaculazione precoce oggi

L’eiaculazione precoce (EP) è un disturbo sessuale per cui l’eiaculazione si verifica che in maniera persistente o ricorrente approssimativamente entro 1 minuto dopo la penetrazione vaginale e prima che l’individuo lo desideri”.
Si tratta certamente di una problematica molto frequente e probabilmente rappresenta la disfunzione sessuale più frequente con un’incidenza variabile tra il 20 e il 40%. In Italia l’EP interesserebbe 1 maschio su 5 di età compresa tra i 18 ed i 70 anni, quindi, il 20% circa della popolazione. Tuttavia, solo il 9% di questi pazienti consulta il medico.

Classificazione

Viene distinta una EP primaria (lifelong) da una EP secondaria (acquisita). L’eziologia della EP primaria è sconosciuta, con ipotesi di tipo organico, psicologico e misto. Tra queste, la sindrome ansiosa, l’ipersensibilità peniena, le anomalie morfologiche del pene (fimosi, frenulo breve) e le anomalie del sistema serotoninergico sono le cause più frequentemente descritte. La EP secondaria, invece, è principalmente legata a disturbi infiammatori della prostata (prostatite) e dell’apparato genitourinario, a disturbi ormonali.

Inquadramento Diagnostico

L’anamnesi rimane un momento fondamentale per inquadrare il paziente dal punto di vista generale, sessuale e psicologico. L’esame obiettivo generale deve essere eseguito scrupolosamente per inquadrare eventuali patologie mediche di tipo vascolare, endocrinologico o neurologico. L‘esame andrologico deve includere un’attenta valutazione del pene, con particolare attenzione al frenulo, dei testicoli e l’esplorazione rettale per la valutazione della flogosi prostatica, del tono dello sfintere anale, della sensibilità e della coordinazione dei muscoli del perineo. Gli esami di laboratorio comprendono la normale routine e, soprattutto nelle forme secondarie, tutti quegli esami batteriologici (urinocoltura, spermiocultura, test di Stamey, tampone uretrale per ricerca della Chlamydia e dei micoplasmi) atti a svelare anche una infezione cronicizzata o latente delle vie genitali. È consigliabile eseguire un controllo dell’assetto ormonale, soprattutto nel caso di EP secondaria (soprattutto TSH ma anche testosterone totale e prolattina nei casi in cui esia presente anche deficit erettivo).

Terapia

Nei casi in cui la EP sia secondaria, il trattamento deve essere ovviamente orientato a risolvere il problema che l’ha determinata come, ad esempio, una prostatite, una balanopostite o un disturbo tiroideo. Nella maggior parte dei casi, però, la EP si presenta come primitiva. In questo caso, le principali opzioni terapeutiche posso essere schematicamente suddivise tra terapie psicosessuologiche e terapie biologiche.

Terapia psicosessuologica

La terapia mansionale (associata o meno al trattamento farmacologico) rappresenta lo strumento terapeutico d’elezione per l’EP. Prevede la prescrizione di alcuni esercizi (le mansioni) e l’analisi dei vissuti emotivi e dei conflitti intrapsichici e relazionali sottostanti. La terapia dovrebbe prevedere due momenti di lavoro.

1) Insegnare al soggetto il riconoscimento delle sensazioni pre-eiaculatorie (auto-osservazione corporea, esercizi di Kegel applicati alla muscolatura pelvica maschile, tecniche di ricerca del punto di inevitabilità eicaulatoria ad esempio il metodo stop and start e lo squeezing).

2) Lavorare sull’analisi dell’ansia dell’entrare in una relazione intima.

Terapie biologiche

Terapia topica con anestetici locali (lidocaina e prilocaina spray/pomata oppure derivati naturali come la SS cream) – Applicati 15-30 minuti prima dell’attività sessuale, riducono la sensibilità a livello del glande favorendo un effetto ritardante sull’eiaculazione. Terapia orale con dapoxetina (Priligy) – Oggi la dapoxetina è l’unica terapia orale con indicazione specifica per il trattamento della EP. Le caratteristiche farmacologiche della dapoxetina ne consentono l’impiego come trattamento “on demand” della EP. Può essere assunta 1-3 ore prima del rapporto, con frequenza anche quotidiana in caso il paziente lo desiderasse. Durata media dell’efficacia: 2 ore circa.

Riabilitazione del pavimento pelvico

Alcuni studi hanno dimostrato un miglioramento della EP dopo esercizi di riabilitazione del pavimento pelvico grazie al miglioramento della percezione del funzionamento dei muscoli del pavimento pelvico in modo da aumentare la durata e l’intensità della contrazione muscolare durante la fase preorgasmica.

Terapia chirurgica

Per quel che riguarda soprattutto la presenza di anomalie anatomiche del pene come il frenulo breve o la fimosi, il trattamento di queste ultime può determinare un miglioramento funzionale con risvolti favorevoli anche sulla precocità dell’eiaculazione.

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