IL PROLASSO PUO’ MIGLIORARE?
Dopo aver affrontato l’argomento del prolasso , la domanda che sorge spontanea è: si può fare qualcosa per migliorare?
Assolutamente sì. Si può migliorare ma il prolasso non si può eliminare.
E’ fondamentale sapere che ci sono dei gradi di prolasso. A seconda del grado si può decidere se effettuare una terapia conservativa o se procedere con un intervento che può ristabilire la statica pelvica. A mio avviso, anche in caso di intervento, è fondamentale approcciarsi precedentemente ad una terapia conservativa per cominciare a capire se si percepisce la muscolatura del pavimento pelvico che, a causa di un ingombro dell’organo, può avere perso un po’ di sensibilità.
In caso di un lieve prolasso, la fisiochinesiterapia pelvi perineale potrà aiutare a migliorare la consapevolezza del pavimento pelvico, aumentando la sensibilità e la competenza muscolare. Questo lavoro può aiutare a percepire meno peso e a diminuire la discesa dell’organo. In caso di prolassi più accentuati ma non ancora reputati operabili, si può effettuare la stessa terapia con un eventuale ausilio del biofeedback che, tramite l’utilizzo di una sonda a livello vaginale o rettale, trasmette a monitor gli esercizi che si svolgono, avendo così un feed-back visivo dell’attività muscolare. Nei casi più gravi invece, quando l’intervento è necessario, effettuare degli esercizi pre e post intervento è consigliabile per migliorare l’elasticità e la propriocezione del pavimento pelvico. .
Dott.ssa Federica Navilli
Ostretrica-Riabilitatrice