La chirurgia estetica intima .
La chirurgia estetica intima comprende interventi mini-invasivi dei genitali esterni e della vagina. Talvolta l’aspetto dei genitali femminili, a causa di fattori congeniti, delle modificazioni ormonali in menopausa o semplicemente in seguito al parto, non corrisponde ai desideri della donna, generando quindi sensazioni di frustrazione e sfiducia. Tali imperfezioni possono incidere in modo significativo anche sulla sfera sessuale. Se fino a non molti anni fa gli interventi chirurgici sui genitali femminili erano concepibili solo in presenza di una patologia, oggi sempre più donne chiedono al chirurgo di intervenire sulle loro parti intime per ridisegnare la vulva, diminuire il diametro della vagina o migliorare il tono del perineo.
La finalità di questo tipo di interventi è sia estetica sia funzionale (riottenere comfort e piacere durante i rapporti sessuali): scegliere di migliorare l’estetica dei genitali per una donna significa riappropriarsi della propria immagine eliminando l’imbarazzo che alcuni difetti possono provocare nella vita di relazione. Molteplici sono gli interventi di chirurgia intima femminile:
la labioplastica
ha come fine il rimodellamento delle piccole e/o grandi labbra per migliorare esteticamente eccessi cutanei e irregolarità congenite o formatisi in menopausa. Piccole labbra eccessivamente lunghe e sporgenti infatti possono causare imbarazzo anche in situazioni di ordinaria promiscuità, come in costume da bagno, o provocare dolore durante i rapporti sessuali.
la perineoplastica
è invece un intervento chirurgico rivolto più ai problemi di fibrosi cicatriziale e/o di perdita di tono del perineo, comparsi a seguito a lacerazioni da parto o episiotomia. L’intervento consiste nel rimodellare i tessuti vulvo-perineali, riducendo i punti di tensione e ricreando il corretto tono del corpo perineale.
la vaginoplastica
è volta a diminuire il diametro della vagina e spesso viene associata a laserterapia ed esercizi di riabilitazione perineale per ottimizzare la ritonificazione delle pareti vaginali.
Tali interventi durano circa 20- 60 minuti e vengono effettuati in anestesia locale e/o sedazione. La guarigione completa dura circa 6 settimane.
Agli interventi chirurgici veri e propri, si associa la laserterapia vaginale che permette il trattamento dell’atrofia vaginale (in menopausa, dopo parto, dopo terapie oncologiche) e il ringiovanimento dei tessuti vaginali e vulvari, con miglioramento del comfort sessuale.
Dott.ssa EMANUELA MISTRANGELO
Specialista in Ginecologia e Ostetricia – Esperta in Uroginecologia e nello Studio e nella Chirurgia del Pavimento Pelvico www.gineconews.it