Maledetta cistite !!!
Diagnosi: la diagnosi è semplice. La paziente descrive una sintomatologia caratteristica che non lascia dubbi. Tuttavia, oltre al colloquio, un esame obiettivo con visita vaginale è importante soprattutto per chiarire meglio l’eventuale presenza di problemi intestinali o vaginali. E’ consigliabile, sempre a scopo di un miglior inquadramento diagnostico, soprattutto in caso di cistite recidiva, eseguire anche un’ecografia delle vie urinarie. Inoltre, in caso di episodi di cistite emorragica, una volta terminata la sintomatologia acuta, è opportuno eseguire un’uretrocistoscopia.
Si può curare definitivamente la cistite? Certo. Generalmente la cistite inizia nei momenti più inopportuni e quindi il primo episodio viene trattato con una terapia antibiotica “alla cieca”. Fondamentale è che l’antibiotico venga assunto per un ciclo completo e non pochi giorni, come spesso succede. Infatti, se la paziente sospende l’antibiotico nel momento in cui si risolvono i sintomi (generalmente 24-48 ore), l’infezione e la sintomatologia possono poi ripresentarsi dopo qualche giorno. Inoltre, una volta terminato il ciclo oppure in caso di recidiva dei sintomi, è fondamentale eseguire un’urinocoltura per verificare l’eventuale persistenza di germi. In quel caso una terapia antibiotica “mirata” sarà sicuramente più efficace. Molto spesso le pazienti si autocurano per anni con una terapia antibiotica alla cieca per pochi giorni, favorendo una cronicizzazione della cistite e rendendo più difficile la guarigione.